Fotografia a più esposizioni senza cavalletto.
Durante le mie sessioni di fotografia, mi sono ritrovato di recente a dover fotografare situazioni piuttosto complicate dal punto di vista dell’esposizione e vuoi per mancanza di tempo, vuoi perchè magari in quel momento non lo avevo con me o non c'era la possibilità di montarlo, ma non era possibile utilizzare il cavalletto.
In questi casi ho verificato con deciso piacere che è possibile arrivare a risultati interessanti osservando e seguendo alcuni accorgimenti, sia per quanto riguarda la parte fotografica che la post-produzione in photoshop.
Il primo step è quello di trovarsi di fronte al soggetto da fotografare e prendere atto della difficoltà della situazione. Come esempio ho preso un caso in Toscana, precisamente a Pienza, in cui accanto al celebre Palazzo Piccolomini, è presente un arco di pietra oltre il quale è possibile ammirare la bellissima Val d'Orcia.
In questo caso lo scatto è d'obbligo ma non è uno scatto facilissimo, in quanto c'è un forte contrasto di luce tra la parte all'interno dell'arco, il panorama, e la via chiusa tra il palazzo e altre case sulla destra. A mio avviso in un caso come questo anche una macchina fotografica buona non riesce a offrire risultati soddisfacenti utilizzando un unico scatto.
E' necessario a mio avviso trovarsi con uno scatto più scuro (quello dedicato al panorama) e uno con lo sfondo un po' sovraesposto ma la parte degli edifici corretta. Anche se le due foto vengono leggermente differenti in questo caso la sovrapposizione e il riallineamento in photoshop non è particolarmente difficile in quanto l'apertura con l'arco è una forma ben delineata e visibile.
Seguiamo quindi i vari step e valutate voi il risultato finale:
a) prime due foto, quella con lo sfondo corretto e quella con gli edifici corretti. Tornando indietro forse avrei fatto la prima ancora leggermente più scura, ma a differenza della seconda, in cui lo sfondo è praticamente tutto bianco, e quindi impossibile da recuperare in photoshop, in questa si riescono a gestire ancora bene i colori.
b) le foto vanno sovrapposte e allineate, in photoshop consiglio di utilizzare semplicemente la trasparenza del layer superiore per gestire l'allineamento che in questo caso non è particolarmente complicato, visto che come già detto l'arco è un ottimo punto di riferimento.
c) a questo punto è possibile iniziare a "scavare" la maschera anche con contorni non troppo definiti, per poter operare un primo color correction distinto dei due layer. La sovrapposizione e la prima bozza di scontorno sicuramente aiutano a trovare un primo efficace mix di luminosità e colori.
d) una volta attuato questo punto si procede a uno scontorno più preciso. Si può avanzare anche soltanto di maschera e pennello, facendo però molta attenzione a ridurre la dimensione e la morbidezza del pennello man mano che si va sempre più nel dettaglio. E' possibile operare in questa fase anche con lo strumento vettoriale percorso da convertire poi in selezione con eventuale dosaggio della morbidezza.
e) una volta che lo scontorno è pronto, è possibile, (preferisco così) creare un terzo layer come copia dei due sottostanti, piuttosto che fondere i due originali. A questo punto sfruttando il layer così generato è possibile operare una seconda fase di color correction, controllo della luminosità complessiva, gestione della saturazione etc. in modo da raggiungere il risultato ottimale.
f) vediamo infine come con pochi passaggi si arriva a un risultato quasi inimmaginabile rispetto ai due scatti iniziali.
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